Ing. Gianluca MARRONI

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PersonaleRiflessioni ad alta voce

Auto a guida autonoma: quali strade

Con l’introduzione di una nuova tecnologia di trasporto, i percorsi utilizzati per trasferire le merci e le persone si sono trasformati.

La rete stradale dei Romani consentiva agli stessi consentiva all’impero un veloce trasferimento delle merci e, soprattutto, degli eserciti e fu realizzata per permettere il transito ai carri e ai cavalli.

Se invece, ci limitiamo a guardare indietro di qualche decennio, ci rendiamo conto che l’introduzione del treno ha portato alla realizzazione di una fitta rete di ferrovie, variamente declinata: tram, ferrovia locale, alta velocità. Naturalmente con il corredo di stazioni e punti di scambio.

L’introduzione dell’automobile (e con essa dei camion) e del pneumatico ha portato alla realizzazione di un’ancor più fitta rete di strade ed autostrade tutte rigorosamente asfaltate.

Ad oggi, brancoliamo nel buio circa quelle che saranno le strade su cui si muoveranno le auto a guida autonoma.

Saranno sufficienti le attuali strade asfaltate?

Saranno sufficienti le attuali strade asfaltate modificate con l’introduzione di apposite corsie preferenziali?

Sarà necessario prevedere una rete totalmente nuova di strade realizzate per consentire l’esclusivo transito di veicoli a guida autonoma (o meglio, a guida programmata?).

Se stiamo realizzando migliaia di chilometri di piste ciclabili, perché non pensare a come potrebbe essere realizzata la terza ipotesi?

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