La fine dello smart-working? No.

In questi ultimi tempi, si fa un gran parlare della fine dello smart-working collegandolo, stavolta, alla diminuzione del valore degli immobili commerciali. Ragione molto nobile invero, sperando si comprenda il senso ironico dell’affermazione.

Certo, la dimensione commerciale è importante e, oltre un certo livello, fondamentale e, se riguarda guardi complessi immobiliari è più grave che se concerne un certo numero di negozi cittadini di proprietà diffusa.

Non credo però che la dimensione commerciale sia l’unica, ma la necessità di concentrare le proprie risorse umane tutte insieme in un unico posto di laroro deriva da più ragioni che possono essere schematizzate e riassunte come segue.

1. inadeguatezza dei processi informatici
2. difficoltà nello scambio di informazioni tra colleghi
3. difficoltà nella costruzione di un rapporto di fiducia tra colleghi
4. estraniazione dai processi aziendali
5. ridotta sicurezza informatica e aziendale
6. tempi di lavoro
7. organizzazione strutturale delle postazioni di lavoro
8. problemi legali
9. problemi economici (ancora loro!)