È primavera. Ce la farò. Ce la faremo

Non ho, ancora, la possibilità di affacciarmi alla finestra del mio studio ed ammirare un’alba o un tramonto su un magnifico golfo come se possono avere in certe località strategicamente disposte (per l’alba, non posso dimenticare la Corsica, per i tramonti, Ullapool).

Guardo la bellissima giornata, le fresie e le iris esplosivamente in fiore, i gatti che giocano a rincorrere gli uccellini, la compagna della mia vita che mi porge sorridendo un caffè. Il virus sembra lontano anni luce.

Non posso esimermi dal rammaricarmi di quanto sarebbe bello il mondo se non ci fossero amministratori di condominio disonesti e infedeli, parenti vigliacchi e pubbliche amministrazioni inefficienti e frustranti.

Poi mi dico: “È primavera. Ce la farò. Ce la faremo”